L’opera di Mauro Trentadue

Mauro Trentadue è un filosofo dei nostri giorni e in questo articolo vi vogliamo proporre il suo pensiero.
Formazione e vita professionale
Studioso di filosofia morale, disciplina in cui ha conseguito la laurea nel 1996 presso l’Università degli Studi di Milano, Mauro Trentadue si occupa successivamente anche di filosofia teoretica e storia della filosofia. A completamento dell’attività di ricerca, assume diversi incarichi di docenza, impegnandosi in diverse pubblicazioni e seminari, che vanno ad affiancarsi all’incarico di professore di ruolo per l’insegnamento di storia e filosofia nei licei. Già docente presso l’Università degli Studi E-Campus di Novedrate, in seguito inizia ad occuparsi di formazione e si specializza nel counseling filosofico.
Lo studioso costituisce e fonda il Centro di Ricerca, Formazione, Consulenza Filosofica di Novara ed assume l’incarico di direttore didattico presso il Centro di Formazione psico-filosofica di Milano. La scelta di porsi all’interno di una relazione di aiuto con chi si rivolge chiedendo supporto, consolida l’idea della filosofia come strumento e cura per il superamento dei mali dell’individuo moderno, fino a divenire metodo e pratica di vita. A capo dell’associazione culturale Finis Terrae – attraverso cui promuove pubblicazioni, saggi ed interventi – apre un proprio blog personale come terreno d’incontro e di dibattito dei temi trattati negli scritti.
Esistenza ed esistenzialismo nell’indagine filosofica
La riflessione teorica di Mauro Trentadue prende origine dall’indagine sul rapporto fra bergsonismo e filosofia contemporanea, per poi allargarsi ad un’analisi in chiave filosofica dell’intera esistenza. Bergson occupa interamente lo spazio degli scritti iniziali, l’autore dedica all’argomento uno dei primi saggi, alcuni articoli e ne fa l’oggetto di lezioni e seminari didattici.
Successivamente, l’attenzione si sposta su nuovi temi, comunque correlati e mossi dalle riflessioni sulla disciplina filosofica come terapia per la vita quotidiana. Il focus resta incentrato sulla relazione fra esistenzialismo e realismo esistenziale. Da qui hanno origine poi le successive riflessioni sulla natura filosofica dell’ottimismo, gli studi sul mondo ellenico e la filosofia romana e greca o, ancora, l’esame degli scritti e dei temi trattati da Simone de Beauvoir. Nel panorama dei suoi molteplici interessi Mario Trentadue si spinge dallo studio del pensiero di Hannah Arendt alle speculazioni di Jean Paul Sartre, dall’opera di Bruce Chatwin a Jean Jenet e all’indagine sul rapporto fra Bergson e Camus.
Riflessioni sul mondo, l’umano e la morale
Tratto comune alle pubblicazioni di Mario Trentadue è la passione per il mondo, unita allo studio appassionato della dimensione umana, condotto a partire dalla base della continua ricerca della felicità propria dell’uomo.
Il percorso delineato dall’autore passa necessariamente attraverso un processo di consapevolezza che indaga l’umanità, il male, gli affanni della vita quotidiana. Ma, allo stesso tempo, al malessere si contrappone un’etica dell’ottimismo, quello che l’autore stesso indica come strada della sensatezza e pienezza della gioia. Considerazione che porta a rileggere il futuro stesso in una chiave nuova e che promuove l’interpretazione filosofica come efficace strumento per accompagnare ciascun individuo nell’intraprendere l’avventura dell’esistenza.